Sulla scelta e sulla stagionatura dei legni potremmo dilungarci per centinaia di pagine.
Ogni legno ha una sua caratteristica, un suo comportamento nel tempo, possiamo dire che ogni tipologia di legno ha una sua personalità, un carattere a se stante.
Oltre a conoscere i tipi di legno, occorre prestare molta attenzione al momento dell'abbattimento dell'albero che, in relazione al contenuto di linfa all'interno di esso, condizionerà l'esito della stagionatura. Le fasi della luna, anche se in questo campo c'è molto scetticismo, potrebbero influenzare la quantità di linfa all'interno del tronco.
Dopo l'abbattimento dell'esemplare, vi sono varie scuole di pensiero su dove lasciarlo stagionare. Sotto terra o sotto la sabbia, in luoghi asciutti non ventilati previa spennellata di colla vinilica sui tagli della motosega, dentro sacchi neri della spazzatura riempiti di segatura ecc.
Ogni legno ha una sua caratteristica, un suo comportamento nel tempo, possiamo dire che ogni tipologia di legno ha una sua personalità, un carattere a se stante.
Oltre a conoscere i tipi di legno, occorre prestare molta attenzione al momento dell'abbattimento dell'albero che, in relazione al contenuto di linfa all'interno di esso, condizionerà l'esito della stagionatura. Le fasi della luna, anche se in questo campo c'è molto scetticismo, potrebbero influenzare la quantità di linfa all'interno del tronco.
Dopo l'abbattimento dell'esemplare, vi sono varie scuole di pensiero su dove lasciarlo stagionare. Sotto terra o sotto la sabbia, in luoghi asciutti non ventilati previa spennellata di colla vinilica sui tagli della motosega, dentro sacchi neri della spazzatura riempiti di segatura ecc.
I Legni utilizzati
Sin dall'antichità, i costruttori di tutti i paesi, per quanto concerne la raccolta della materia prima, si basavano sulle piante con più vasta distribuzione nel loro areale. Ragione per cui le zampogne sono costruite con legni diversi da luogo a luogo.
Ulivo
Possiamo affermare che l'ulivo sia la pianta più presente nelle aree mediterranee. Il legno ha una tessitura finissima ed'è molto duro, caratteristiche che esaltano la sonorità ed il timbro degli strumenti. Durante la lavorazione emana un odore caratteristico molto intenso e piacevole.
Se non si prendono le dovute precauzioni, durante la stagionatura vi è il pericolo di trovare parecchie e profonde spaccature sulle teste dei tronchi.
Forse è uno dei legni con la venatura più spiccata.
L'ulivo selvatico permette sezioni più grandi visto che i tronchi non sono tormentati come l'ulivo normale, ma il suo legno è più chiaro e meno venato.
Se non si prendono le dovute precauzioni, durante la stagionatura vi è il pericolo di trovare parecchie e profonde spaccature sulle teste dei tronchi.
Forse è uno dei legni con la venatura più spiccata.
L'ulivo selvatico permette sezioni più grandi visto che i tronchi non sono tormentati come l'ulivo normale, ma il suo legno è più chiaro e meno venato.
Pero
Anche il pero è molto presente nella zona dell'etneo. Il legno di pero è molto denso. Generalmente viene definito come un legno dal ritiro medio, per quanto concerne i valori di umidità di impiego, come peraltro emerge dai valori relativi al rigonfiamento. Si lavora con facilità ed in modo pulito e, grazie alla struttura uniforme, è particolarmente adatto alla fresatura, alla tornitura e all’intaglio. Il comportamento durante l’essiccazione è soddisfacente,
http://www.promolegno.com/legno/specielegnose/pero/?L=%252Fproc%252Fself%252FenvironErst
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Mandorlo
Non è difficile da reperire, ma forse è il legno più difficile da stagionare. Se non è raccolto al momento giusto si spacca a raggiera e diventa inutilizzabile anche per piccoli lavori. Legno molto duro a tessitura molto fitta. Colore caldo, venatura molto dolce e delicata. Il legno da un ottima sonorità, sicuramente uno tra i legni migliori per la costruzione delle zampogne
Sorbo
Il sorbo sta attraversando un brutto periodo nella zona etnea. Pare sia in corso una vera e propria epidemia che colpisce quasi tutti gli esemplari. Non è molto presente, e in quei pochi esemplari vi è l'attacco di alcuni insetti che colpiscono il midollo rendendo il tronco inutilizzabile per lavori di tornitura. Non è sonoro come i legni sopra descritti, ma se si utilizzano ance doppie da ottimi risultati. Il legno è molto difficile da stagionare. A livello estetico da ottimi risultati vista la facilità con cui si lucida.
Nespolo
Anche il nespolo, come il sorbo è soggetto all'attacco di insetti che in questo caso colpiscono anche al di fuori del midollo. Il legno è poco sonoro e molto facile da stagionare senza che si spacchi anche se si inarca spiccatamente durante la stagionatura. Il legno si tornisce molto bene ed'è molto facile da lucidare. Ha un bellissimo color salmone che con il tempo tende a scurire. Utilizzato per le campane o anche per i fusi se si utilizzano ance doppie.
Erica arborea
L'erica arborea si trova prevalentemente sui peloritani. I tronchi con le dimensioni adatte per la costruzioni di zampogne non sono molto frequenti e si trovano solamente in luoghi ben precisi. Insieme al mandorlo è un legno molto difficile da stagionare. Non sempre i tronchi di grandi dimensioni sono idonei per la costruzione di zampogne in quanto all'interno si possono nascondere nodi che ne comprometterebbero la qualità.
Pistacchio
Il pistacchio è uno dei legni più difficili sia da reperire che da stagionare. è molto difficile trovare dato che si trova prevalentemente sul versante occidentale etneo ed'è utilizzato esclusivamente per la produzione di pistacchio. Colore marrone scuro, il pistacchio ha delle venature bellissime e un ottima capacità di finitura, rendendolo a mio parere uno dei legni migliori ma anche meno apprezzati e conosciuti.
Ciliegio
Il ciliegio ha un legno molto morbido e non molto sonoro, specialmente se si utilizzano ance semplici. L'albero da la possibilità di ricavare pezzi di grandi dimensioni quindi si utilizza per fare i ceppi o, nel caso di zampogne composte da più pezzi, le campane.