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Prima di accordare una zampogna, occorre "cunzarla" in italiano condirla, incannarla. Occorre costruire delle ance semplici di canna che vadano a suonare in relazione alla lunghezza dei chanter. Un operazione apparentemente semplice se vista fare, ma in realtà molto difficile.
La lunghezza della parte vibrante e il suo spessore,  anche se di pochi decimi di millimetro può influire sull'accordatura. Mai si dovrebbe grattare la linguetta per diminuirne il peso e l'accordatura perchè quest'operazione rende la canna ancora più instabile di quanto già sia alle variazioni di umidità e temperatura.
Dopo la costruzione delle ance, si può iniziare l'accordatura prima dei chanter e dopo dei bordoni che nel frattempo erano tappati con dei tappi o  con le ance al contrario. 

Come ho già scritto nella sezione "organologia della zampogna a paru", per non affaticarsi troppo, molti zampognari preferiscono suonare tappando il basso e il fischietto per non farli suonare, anche se a mio parere, c'è una differenza enorme nel sentire una zampogna con tutti i bordoni aperti e la stessa zampogna con i bordoni chiusi.
Quando l'accordatura dei bordoni e dei chanter è impeccabile, cosa non sempre semplice in dipendenza della qualità dell'orecchio di chi accorda,  il risultato è un suono pieno, corposo con tutte le frequenze, dai bassi ai medi agli acuti, somigliando in qualche modo al suono di un organo a canne.
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