Giovanni Gioviale, il mago del mandolino!

di Torquato Tricomi​
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Nel mese di novembre del 1885 nasce a Catania Giovanni Gioviale.
E' stato senza alcun dubbio un virtuoso del mandolino, uno dei più grandi mandolinisti di tutti i tempi, sia per la padronanza che aveva dello strumento, sia per la sua versatilità e per la tecnica straordinaria. Stilisticamente raffinato e nello stesso tempo imperioso nelle esecuzioni.
Il suo repertorio spaziava da Frontini a W.A. Mozart, da Vincenzo Bellini a Gaetano Donizetti, da Pietro Mascagni a E.H. Grieg, da Händel a A. Ponchielli, da Verdi a Felix Mendelssohn e tanti altri ancora.
Ha inciso più di 50 brani su dischi 78 giri per la BMG a New York.
Fra questi anche molte delle sue composizioni, perché oltre ad essere un grande musicista era anche un grande e prolifico compositore. Nell’arco della sua vita ne scrisse oltre 200. In Italia incise per la Fonit, La voce del padrone, l’Odeon e per altre case discografiche.
Diventa primo violino al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania e membro della Federazione Italiana del plettro siciliana che di quella romana. Entra a far parte dell’orchestra del Teatro della Scala di Milano, diretta dal M° Arturo Toscanini, il quale rimane stupefatto quando si accorse che G.G. era capace di suonare l’opera “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti in sei tonalità diverse.
La RAI gli affidò una trasmissione radiofonica a diffusione nazionale intitolata “I canti dell’Etna”.
Mentre è in attesa dei documenti che gli servono per l’espatrio, da un controllo medico, si accorge di avere un tumore al polmone. Sebbene sofferente volle salutare la sua amata città con un’ultima esibizione al Circolo della Stampa nel febbraio del 1949.
Muore a Catania l’11 giugno del 1949 all’età di 63 anni.
Nonostante avesse raggiunto un’enorme celebrità nel mondo intero, rimase sempre umile.
Nella sua tomba sta scritto:
“Varcò coi tuoi prodigi la soglia dell’arte il mandolino”

Una cosa è certa: nella sua abilità creativa, non ebbe mai alcun rivale!

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