di Salvatore Tomasello Anticamente, le canne venivano impiegate come materiale da costruzione: si legavano sotto le tegole o si muravano all’interno delle pareti per isolare o dare struttura. Oggi, quelle stesse canne – recuperate con cura da edifici centenari – tornano a vivere nei friscaletti più pregiati che realizzo. Spesso mi viene chiesto: “Che differenza c’è tra un friscalettu di canna normalmente stagionata e uno costruito con canna secolare?” La risposta sta soprattutto nel valore della materia prima. Le canne centenarie, oltre ad avere una bellezza più vissuta e un’estetica unica, portano con sé un tempo di stagionatura naturale impareggiabile. Questo le rende affascinanti e preziose, veri gioielli per appassionati e collezionisti. Dal punto di vista sonoro, però, la differenza è sottile. La teoria suggerisce che una canna così antica dovrebbe vibrare diversamente rispetto a una stagionata “solo” 3 o 4 anni. Ma nella pratica, basandomi su anni di esperienza, il suono risulta molto simile tra le due tipologie. Ogni canna è unica e la costruzione artigianale rende impossibile un confronto perfettamente oggettivo. Va ricordato che la canna è classificata come un’erba, non un legno: per questo motivo gli strumenti realizzati con canne secolari possono essere più delicati e vanno trattati con particolare cura. In sintesi: il friscalettu di canna secolare è un pezzo unico, carico di storia, bellezza e tempo. Un dono della tradizione per chi cerca qualcosa di più di uno strumento: un’anima da suonare.
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
AutoreSalvatore Tomasello Archivi
Luglio 2025
Categorie |
Dove Siamo |